mercoledì 15 febbraio 2012

RISPARMIARE IN PERIODI LOW-COST



1°, 2°, 3° ed ultima puntata

LE RISORSE UMANE - Nel Ristorante D' Albergo

PICCOLE REGOLE QUOTIDIANE

SEMBRA RETORICA MA VERAMENTE POCHI LO FANNO,

RINUNCIANDO COSI' A CONCRETI RISPARMI DI DANARO:

"La Persona Giusta al Posto Giusto";

"Minimo Sforzo e Massimo Rendimento".

Spesso Rinunciamo a Quella Semplice Parola che si Chiama

Formazione, Formazione, Formazione

ovvero

Training on the Job, Training on the Job, Training on the Job.

Il nostro successo dipende Notevolmente dalle buona gestione del Nostro Staff.

Molti Capi Servizio (ancorati a vecchi schemi del passato) Redigono l' Orario di Lavoro e Basta.

Personalmente non Condivido la Loro Politica Economico -Gestionale.

Non Fanno Nulla per motivare i Propri Collaboratori ma davvero Nulla.

Bensì si limitano esclusivamente ad impartire degli ordini ed a farli eseguire........................


2° Puntata
Non potendo avere gli occhi su tutto e su tutti questo sistema di gestione si rivela alquanto
inefficace.

Il collaboratore, che non è affatto stupido, assume due tipi di comportamento che influiscono notevolmente sulla Sua redditività Aziendale.


Si impegna solo quando il suo superiore è presente e non appena viene lasciato da solo inizia a


fare quello che gli pare.

Si convince dell' idea che qualsiasi cosa faccia non andrà bene e non sarà apprezzata e quindi non rende quanto dovrebbe e quanto potrebbe.



Le sue potenzialità vengono così soffocate e sempre a discapito della redditività e del REVENUE di reparto.



FORMAZIONE, DELEGA, CONTROLLO.


E se è vero che a nessuno piace lavorare dobbiamo rendere il luogo di lavoro piacevole, dobbiamo creare un clima piacevole, una sintonia piacevole.


L' aria che si respira non deve essere assolutamente pesante ma pulita.



Dobbiamo stimolare i nostri collaboratori a fare sempre meglio nell' interesse di tutti e non certo con un sistema gerachico militare.



Se vogliamo veramente raggiungere certi Targets dobbiamo sensibilizzare i Nostri Collaboratori.


Noi abbiamo una sola Testa e Due sole Braccia mentre 20 Collaboratori hanno ben 20 Teste e 40 Braccia.


Insieme e COORDINATI nel modo giusto possono rendere ben 20 volte più di noi.



Bisogna Formarli, dargli Fiducia, CorreggerLi, AiutarLi, MigliorarLi, GratrificarLi (basta anche solo una pacca sulla spalla, una parola di conforto......) ed Avere Pazienza Tanta Pazienza.



Solo così riusciamo a raggiungere degli ottimi risultati economici e tante soddisfazioni.


Dobbiamo far sì che i nostri uomini (la Ns. SQUADRA) sia sempre a disposizione per qualsiasi cosa.


Partendo dal presupposto che ogni collaboratore ha dei lati positivi bisogna SAPERGLIELI tirar fuori.


A volte Lui stesso non sà di possedere certe qualità e proprio per questo Vi ringrazierà e renderà molto sul lavoro sia in termini produttivi che di revenue.


Non è assolutamente facile e credetemi non si tratta di Anni ed Anni di esperienza ma solo una

questione di TESTA, di VOGLIA, di CREDERCI e soprattutto di possedere una MARCIA in più a
livello gestionale.


BISOGNA saper collocare la PERSONA giusta al POSTO giusto


e saper INSEGNARE (during the Job) la pratica del minimo sforzo con il massimo rendimento.


3° ed ultima puntata

Il frequente TURN-OVER dei COLLABORATORI dei servizi di ristorazione rappresenta

un'enorme costo d' esercizio e molte volte viene ignorato o non gli si dà la giusta

considerazione.

Quando abbiamo un VALIDO collaboratore in brigata sarebbe meglio non farselo

scappare.

Non dobbiamo trattenerlo a tutti i costi ma bensì cercare di capire (e bastano

davvero pochi minuti) se ci siano o no i presupposti perchè possa rimanere.

Possiamo dire che dovremmo fargli un pò da psicologo nel cercare di capire i VERI

MOTIVI che lo stanno spingendo a cambiare Azienda.

Questo accade sopratutto nei giovani (COMMIS DE RANG, DEMI-CHEF...) che tra l' altro

rappresentano un' importante risorsa Aziendale.

Sono i più ricercati dal Mondo dell' Hotellerie & Restauration e tra l' altro sono

anche quelli che incidono meno sui costi di gestione.

A volte ci troviamo costretti a far fare ad uno CHEF DE RANG anche il lavoro di un

COMMIS non perchè non vogliamo assumere ma bensì non riusciamo a reperire nessuno

sul mercato del lavoro.

Così facendo scontentiamo un' ulteriore collaboratore LO CHEF DE RANG...

Per non incidere sui costi fissi e variabili dobbiamo comportarci diversamente da

quella che ormai viene assunta come consuetudine:

"...BENE. VUOI ANDARE VIA ? ALLORA CIAO ! TANTO TUTTI SONO UTILI E NESSUNO E'

INDISPENSABILE, VAI VAI PURE..."

Quante volte abbiamo sentito questa frase ?

Da parte di chi dovrebbe davvero fare un corso ACCELLERATO di gestione di risorse

umane.

PONIAMOCI IN AUTOCRITICA UN' IMPORTANTE DOMANDA:
Ma quanto TEMPO dobbiamo investire su un eventuale nuovo arrivato in termini di

formazione etc...etc...

Prima che entri davvero a REGIME ovvero prima che IMPARI tutti gli standards di

servizio (in una struttura annuale di categoria superiore e/o lusso) passeranno

minimo SEI MESI.

MOLTI CREDONO che uscito un collaboratore ne entri subito un altro e cosi via e la

cosa più grave è che sono davvero convinti di ciò.

Costoro rappresentano i GURU dell' Ospitalità e purtroppo sono numerosi.

Beh, non funziona proprio così se vogliamo mantenere uno standard di qualità dei

servizi erogati ed al tempo stesso mantenere bassi i costi di gestione.

Poniamoci OBBIETTIVAMENTE altre due sole domande:
QUANTO TEMPO SPENDERO' nel CONVINCERE un collaboratore a non andar via ?

E

Quanto TEMPO spenderò per ADDESTRARE un NUOVO collaboratore ?

Sempreche' sia fortunato al primo colpo perchè diversamente dovrò cambiare più

collaboratori prima di arrivare ad inserire quello giusto.

I sei mesi potrebbero addirittura aumentare.

Ma allora non è molto MEGLIO INVESTIRE su quello che già ho in casa ed AIUTARLO nei

momenti più particolari della sua CONVIVENZA AZIENDALE ?

IN BOCCA AL LUPO

luigi liguori

mercoledì 1 febbraio 2012

RISPARMIARE IN PERIODI LOW-COST





CHEF DE CUISINE & MAITRE D' HOTEL

I Segreti del Loro Successo nel Ristorante D' Albergo


L'Executive Chef ed il Primo Maitre D' Hotel devono sempre collaborare insieme per raggiungere qualsiasi tipo di target.

Due energie positive che vanno nella stessa direzione, traducendosi in una forte ed unica sinergia.

E' inutile quindi che un bravo chef prepari del Caviale Beluga se poi non ha in sala un maitre capace di servirlo nella giusta maniera e viceversa naturalmente.

Un vero professionista di sala riesce a fidelizzare la clientela anche con un semplice piatto di spaghetti ed un uovo al tegamino (che tra l' altro non tutti i cuochi sanno preparare e presentare).

Possiamo paragonare il cliente ad un bambino che spesso non sà cosa mangiare e cosa bere e quindi ha bisogno di essere guidato e consigliato da noi onestamente.

Bisogna saper vendere.

Saper vendere piatti di facile preparazione (tempi) per la cucina e che costino poco (basso food-cost totale).

Personalmente ritengo che in sala la psicologia giochi un ruolo fondamentale e molti operatori non la usano perdendo così prezioso revenue e preziosa clientela.

Un maitre d' hotel che non capisce il vero senso della sua professione riesce a scontentare il cliente anche se nelle mani ha un piatto d' oro con all' interno la pietanza più cara al Mondo.

Al tempo stesso la cucina deve sempre cercare di accontentare i clienti nelle loro richieste, soprattutto se ha la fortuna di collaborare con dei professionisti di sala.

Il cliente rappresenta il bene più prezioso di una qualsiasi struttura ricettiva ed al tempo stesso è colui che indirettamente paga gli stipendi di tutti.

Per la buona riuscita di quanto su-esposto bisogna tassativamente:

. prendere e far marciare comande chiare e leggibili;
. mantenere il silenzio al pass della cucina;
. discutere costruttivamente sempre prima o dopo il servizio e mai mai e poi mai durante.

Quindi per concludere questa prima puntata riassumerei che un maitre d' hotel che si limita nel prendere le comande e basta (il cosiddetto portapiatti) non capisce il vero senso della sua professione (una delle più belle al Mondo).

Stessa cosa vale per uno chef che si ostini nel proporre una tipologia di cucina che non trova un riscontro positivo e/o gradimento da parte della clientela.

Meglio sentire e mettere in pratica i buoni suggerimenti che gli arrivano dalla sala.

Altra cosa fondamentale è far pagare tutto al cliente soprattutto quando riceve un buon servizio.

Omaggiare il cliente di qualche piatto non serve a nulla perchè questi tanto, se scontento, non tornerà più lo stesso.

Anzi a volte si potrebbe addirittura offendere perchè paragonato virtualmente ad un morto di fame (soprattutto se la nostra clientela è molto V.I.P.)

E' anche vero che a volte si possono verificare dei casi particolari dove è assolutamente giusto farlo per cercare di recuperare il salvabile.

Ma almeno facciamolo con qualche cosa che a noi costa poco (cantucci e vin santo ad esempio), tanto il cliente non lo sà.

Ripeto dipende sempre da noi ovvero da come serviamo il tutto perchè se siamo bravi riusciamo a fare anche delle magie con tanta psicologia, carisma, professionalità e savoir-faire.

Ad ogni modo è sempre meglio dare un buon servizio a priori verso chiunque ed al tempo stesso fargli pagare tutto, anche l' aria che respira.

Vi invito a leggere il libro "A La Carte" scritto da colui che è stato il più grande Maitre di tutti i tempi "Luigi Carnacina".

Inoltre molto ma molto interessante anche il libro "Il Galateo Degli Anni Duemila - Modi e Mode" scritto dal Maestro del Bon Ton "Valter Rossi" eletto Primo Maitre d' Italia nel 2001.